Lino Guanciale infastidito: il lungo sfogo dell’attore
Lino Guanciale: il messaggio sui social
Non è rimasto a guardare Lino Guanciale dopo le varie e contrastanti reazioni scatenatesi in rete dopo il lungo stato sul Referendum del prossimo 4 dicembre, che ha condiviso sui social ieri sera. Pubblicato sulla sua seguitissima pagina facebook, il messaggio di Lino Guanciale è stato da tanti apprezzato, ma da molti anche criticato e contestato. E per mettere a tacere tutti, oggi l’attore ha deciso di mettere i puntini sulle “i” e tornare sull’argomento per chiarire la situazione ed eventuali equivoci. Lino Guanciale poco fa ha infatti scritto:
Care Amiche e cari Amici, vorrei sinceramente ringraziarvi per i vostri commenti e la discussione stimolante che è nata dal mio post di ieri sera (post che ho ritenuto di scrivere in seguito ai commenti suscitati dal video di sostegno al sì referendario cui ho preso parte). In questo momento ho una grande visibilità data dalla presenza in diverse produzioni televisive di successo (successo di cui sono debitore a molte e molti di voi) ed anche alla mia attività teatrale. Vorrei raccontarvi un po’ di più di me, soprattutto a chi mi conosce meno, perché vi sembri meno strano che io abbia scelto di espormi in questo modo.
Lino Guanciale ha poi continuato affermando che negli anni il suo impegno politico è stato sempre costante, sottolineando che adora studiare e ama la dialettica culturale-politica, della quale è un grande appassionato. Il protagonista di numerose fiction Rai ha quindi rivelato che durante la sua carriera ha scelto di confrontarsi con autori e testi dal contenuto etico, politico e morale anche forte e che proprio in questi giorni è in scena con ‘Ragazzi di vita’ di Pierpaolo Pasolini.
Lino Guanciale chiarisce sui social: ecco il suo post
Nel suo lungo sfogo Lino Guanciale ha poi continuato affermando di aver portato in scena con la compagnia con la quale lavora testi come ‘L’Arturo Ui’ di Bertolt Brecht, affrondando lavori densi come quelli dell’opera di Sanguineti. Ha successivamente dichiarato che la sua attività teatrale è focalizzata prevalentemente nel raccontare agli scolari quant’è prezioso “essere nella società”, a prescindere dagli schieramenti politici attuali, proseguendo:
Attribuendo grande importanza al prossimo referendum, ho scelto di dichiarare il mio voto perché alle volte è più facile nascondersi, o per ignoranza o per convenienza. È un atteggiamento che non mi appartiene, perché credo profondamente che solo dal confronto possa nascere qualcosa di buono. Il mio intento non è convincere a tutti i costi nessuno. La gioia per me, sia che a dicembre vinca il no, sia che vinca il sì, sarà proporzionale ai dati di affluenza: la festa vera ci sarà se avremo votato in tanti. Vinca chi vinca, la festa vera sarà quella. Grazie a chi vorrà partecipare ancora a questa nostra conversazione. E un saluto pieno di democratico rispetto a tutte le persone che hanno un’opinione diversa dalla mia.