Giosuè Ruotolo arrestato: svolta nel caso Trifone Ragone-Teresa Costanza
Delitto di Pordenone: arrestati Giosuè Ruotolo e la fidanzata Rosaria Patrone
Clamorosa svolta nelle indagini sull’omicidio di Trifone Ragone e Teresa Costanza, la coppia di fidanzati uccisi barbaramente a Pordenone nel parcheggio del palazzetto dello sport il 17 marzo dell’anno scorso, per la cui morte da sei mesi è indagato Giosuè Ruotolo, oggi formalmente accusato dell’omicidio. La notizia è stata diffusa da fonti investigative dell’Arma dei Carabinieri e ripresa da numerose testate giornalistiche. A confermare l’avvenuto arresto di Giosuè e della fidanzata Rosaria Patrone, avvenuto oggi, è stato il legale della ragazza, l’avvocato Costantino Catapano, il quale ha precisato che la fidanzata del militare campano, fortemente sospettato di aver ucciso Trifone e Teresa, è agli arresti domiciliari. Trifone e Teresa sono stati freddati con quattro colpi di pistola subito dopo essere saliti in macchina, dopo aver concluso i loro allenamenti di pesistica al Palasport della città friulana. Ruotolo si trova attualmente nel carcere di Belluno ed è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare che è stata emessa da Alberto Rossi, Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pordenone, come conseguenza dell’accoglimento di una richiesta inviata alcune settimane fa da Pier Umberto Vallerin e Matteo Campagnaro, i PM.
Omicidio Trifone Ragone-Teresa Costanza: la svolta
Dopo il rinvio a giudizio della famiglia Ciontoli (caso Marco Vannini), dunque ora è arrivata una clamorosa svolta anche nelle indagini sulla morte di Trifone Ragone e Teresa Costanza. Un arresto, quello di Giosuè Ruotolo, che ha colto di sorpresa il suo legale. Come riportato su La Stampa, infatti, l’avvocato Roberto Rigoni Stern, difensore di Ruotolo, ha dichiarato che sono passati sei mesi dal giorno in cui il militare è stato iscritto nel registro degli indagati e non è ancora chiaro quali circostanze possano essere cambiate in questo arco di tempo, tanto da aver spinto il GIP a chiedere l’arresto. L’avvocato Nicodemo Gentile, legale di Gianni Ragone (fratello di Trifone), ha asserito invece che il provvedimento era atteso da tempo poichè il quadro indiziario a carico di Giosuè Ruotolo è sempre stato molto grave, dicendosi poi soddisfatto della misura cautelare, definendola “un primo passo molto importante per arrivare all’accertamento di tutta la verità e per dare finalmente giustizia a Trifone e a Teresa“, come svelato da La Stampa. Il presunto assassino ha 26 anni, è originario di Somma Vesuviana ed è stato commilitone di Trifone. Come suddetto ora si trova nel penitenziario di Belluno, dove è stato trasferito dalla nuova caserma di Pordenone, nella quale viveva da qualche settimana. Nelle prossime ore si avranno comunque ulteriori aggiornamenti sulla vicenda e si sapranno con certezza maggiori dettagli.