Barbara d’Urso accusata dall’ex marito: la vicenda
Era l’aprile del 2015 quando la regina di Canale5, nonchè una delle conduttrici più impegnate televisivamente parlando, in onda sei giorni su sette tra Pomeriggio 5 e Domenica Live, era passata attraverso una tempesta scatenata dall’ex marito Michele Carfora. In quell’occasione infatti il ballerino e coreografo aveva denunciato Barbara d’Urso per inadempimento degli obblighi previsti dall’accordo firmato al momento del divorzio. La conduttrice, secondo quanto si era appreso dal Corriere della Sera che ne aveva dato notizia, non avrebbe più pagato gli alimenti all’ex marito e accumulando nei suoi confronti un debito di circa 40 mila euro. La separazione tra i due ex coniugi era arrivata nel 2008, dopo solo sei anni di matrimonio (Barbara e Michele si erano sposati nel 2002) a causa di un fatto piuttosto increscioso, ovvero un tradimento perpetrato da Michele Carfora ai danni della celebre conduttrice. Chiaramente da quel momento la situazione per Barbara d’Urso non era stata facile e aveva sorpreso dunque non poco la denuncia da parte dell’ex coniuge che aveva addirittura portato la conduttrice a passare dalla parte del torto e ad essere indagata dalla Procura di Roma per violazione degli obblighi familiari. Ora, dopo quasi un anno, ecco arrivare la sentenza che dovrebbe mettere la parola fine alla questione.
Barbara d’Urso e la denuncia di Michele Carfora: la sentenza
Sempre nell’aprile del 2015 la vicenda del pagamento degli alimenti da parte di Barbara d’Urso nei confronti dell’ex marito Michele Carfora, che non sarebbe mai avvenuto, era stata sollevata dallo stesso ex coniuge in una intervista rilasciata su Gente: in quell’occasione il ballerino aveva raccontato delle sue difficoltà economiche che spiegavano l’esigenza di ricevere l’assegno dalla ex moglie, aggiungendo come ulteriore motivazione la necessità di provvedere al mantenimento della figlia di due anni avuta dalla nuova compagna, Azzurra Passa. La situazione era proseguita poi fino ad oggi, arrivando infine ad una conclusione che sembra essere definitiva. La procura di Roma ha infatti contestato il reato a Barbara d’Urso che dovrà dunque risarcire l’ex marito della somma di 40 mila euro che corrispondono all’assegno mensile di mille euro che Barbara non avrebbe depositato a favore dell’uomo. A deciderlo è stato il pm Vincenzo Barba e a comunicare la notizia della chiusura dell’inchiesta ancora una volta è il Corriere della Sera. Niente da fare dunque per la regina di Canale5 che, nonostante si batta da anni per i diritti civili, in questo caso non è riuscita a far valere le proprie ragioni. Dalla sua restano comunque l’enorme affetto del pubblico e gli ottimi ascolti che si spera riusciranno a risollevarle l’umore dopo questa difficile vicenda.
Barbara d’Urso: la smentita dell’avvocato
Poco più di un’ora fa l’avvocato di Barbara d’Urso, ovvero Paolo Colosino, ha reso nota una smentita ufficiale mirata a dimostrare che non è affatto vero che la conduttrice non versa all’ex marito Michele Carfora l’assegno di mantenimento e che dunque quanto riportato nel Corriere della Sera circa la sua assistita non corrisponderebbe a verità. Anzi, il legale ha aggiunto che Barbara d’Urso “sta versando mensilmente all’ex coniuge l’assegno di mantenimento stabilito contestualmente al divorzio, in ossequio alla statuizione giudiziaria e con riserva di ripetizione”.