Raoul Bova, notizia choc: rinviato a giudizio per aver evaso 600mila euro di tasse
La notizia è arrivata poco fa come un fulmine a ciel sereno: nel giro di quelche minuto tutti i tg hanno annunciato il rinvio a giudizio di Raoul Bova, accusato di evasione fiscale. Un’accusa pesante che stride con la figura di un personaggio molto amato dal pubblico, un attore che spesso ha ricoperto ruoli cinematografici anche di un certo rilievo, impersonando spesso figure esempio di correttezza e lealtà e impegnandosi in prima persona in questa direzione.
Ex nuotatore votato alla recitazione, Raoul Bova è stato infatti interprete di molte pellicole e fiction di successo, ma soprattutto è sempre stato molto impegnato nel sociale e nella beneficenza: nel 2007, ad esempio, ha partecipato insieme ad altri personaggi tra cui Roberto Benigni e Francesco Totti, al calendario dell’Associazione Italiana Persone Down; è stato più volte presente ai Derby del cuore e, insieme con il capitano Ultimo, ha creato la Fondazione Capitano Ultimo Onlus in favore del Parco della Mistica, con lo scopo di contrastare l’attività della criminalità organizzata e la promozione della legalità.
Ora però è arrivata la doccia fredda per il bell’attore romano, già reduce dai problemi di natura familiare: la separazione dall’ex moglie Chiara Giordano e la nuova storia d’amore con l’attrice e modella spagnola Rocio Monoz Morales, vista quest’anno nella fiction “A un passo dal cielo” e anche come valletta al Festival di Sanremo, gli avevano procurato un bel po’ di grane. L’ex suocera di Bova infatti, il noto avvocato Annamaria Bernardini De Pace, gli aveva dato del filo da torcere e la battaglia era andata avanti per parecchi mesi tra pesanti accuse reciproche.
Ecco però che ai guai personali di Bova ora si sono aggiunti anche quelli giudiziari: proprio oggi è giunta la pesantissima accusa di aver evaso le tasse per circa 600mila euro. Secondo l’accusa Raoul Bova infatti avrebbe pagato meno tasse del dovuto nel periodo compreso tra il 2006 e il 2010, ma la cosa più incredibile, se già questo non fosse abbastanza, è che l’accusa riguarderebbe non solo Bova, ma anche la sorella Daniela e l’ex moglie e procuratrice Chiara Giordano.
In particolare, secondo il gup di Roma e la procura che hanno fatto scattare l’accusa, i tre avrebbero prodotto una “dichiarazione fraudolenta mediante artifici” evadendo di fatto circa 600mila euro e ottenendo allo stesso tempo degli sgravi fiscali trasferendo alcuni costi alla società Sammarco che gestisce l’immagine di Raoul Bova. La faccenda si presenta dunque parecchio complessa, ma a chiarire il tutto ci penserà il processo che inizierà il 21 settembre.
Insomma una brutta vicenda che vede coinvolto uno degli attori più talentuosi e stimati del panorama televisivo e cinematografico italiano e che speriamo si risolva al più presto. Come sempre in questi casi, sarà la Legge a decidere il da farsi.