Fabrizio Corona scarcerato! Seri problemi di salute per il fotografo dei Vip
La notizia è di pochi secondi fa: Fabrizio Corona è stato scarcerato! La comunicazione non ha fatto in tempo ad uscire che già tutti i siti ne parlano e per quanto riguarda i motivi di questa decisione, in primis troviamo il fatto che il fotografo dei Vip verserebbe in gravi condizioni di salute. Dopo aver scontato tre anni e due mesi (su una pena complessiva di 13 anni e 2 mesi, ridotti successivamente a 9 anni e 8 mesi), finalmente Fabrizio Corona uscirà dal carcere Opera di Milano per dirigersi ad un centro di riabilitazione (presumibilmente quello gestito da Don Mazzi).
A prendere il provvedimento è stato il magistrato di sorveglianza, Giovanna De Rosa, ed è stato approvato sulla base delle relazioni della Asl e del direttore del carcere stesso. La stessa avrebbe confermato ciò che la difesa e i legali del fotografo sostengono da anni, ossia che la pena attribuita a Fabrizio Corona è tecnicamente corretta ma obiettivamente eccessiva rispetto ai reati commessi (che ricordiamo essere: bancarotta fraudolenta e frode fiscale, corruzione, presunti ricatti sulla proprietà di foto compromettenti, estorsione aggravata ecc …).
La decisione dovrà essere valutata e approvata da un collegio del Tribunale di Sorveglianza e, se sarà confermata, la pena di Fabrizio Corona scenderà sotto i sei anni attraverso l’impiego di sconti per permettere l’affidamento dello stesso nella comunità Exodus di don Antonio Mazzi. Quest’ultimo avrà il compito di aiutarlo a superare i problemi legati all’assunzione di droga ma anche a far inserire nuovamente Fabrizio Corona nella società.
E pensare che già da mesi si parlava della condizione di salute del fotografo, una situazione grave che lo stesso aveva deciso di far conoscere a tutti scrivendo una lettera al programma in onda sulla seconda rete, Virus – Il contagio delle idee, condotto da Nicola Porro. Quelle stesse condizioni erano state confermate recentemente dall’avvocato di Corona in una intervista uscita sulle pagine del settimanale Chi e oggi, a quanto pare, vengono avvalorate ancora di più.