C’è poco da fare: non cambia la classe politica, vogliamo che cambi Barbara d’Urso? e soprattutto i suoi post su Facebook conditi di frecciatine velenose ai suoi colleghi che, prima ogni pomeriggio e poi alla domenica, mandano contro la fortezza dursiana i loro programmi corazzati che puntualmente non riescono neanche a scalfire due mattonelle che siano due? Solo Paola Perego e Pino Insegno con Domenica In sono riusciti nell’impresa di battere Domenica Live Rewind nel pomeriggio pasquale, ma bisogna essere onesti: il programma della bislacca di Cologno Monzese non era in diretta se no avremmo assistito a un risultato ben diverso.
Pochissime ore fa Barbara d’Urso ha nuovamente festeggiato con i suoi fans e seguaci gli “ascolti pazzeschi” del suo salotto domenicale, infatti ieri Domenica Live ha registrato nella prima parte 2.265.000, 17,23% di share, e 2.153.000 spettatori, 15,96% di share nella seconda parte, battendo così la concorrenza rappresentata da Domenica In che ha invece ottenuto 1.755.000 spettatori per 13,04% di share. Con un post infarcito di hashtag come suo solito il soldato d’Urso ci tiene a informarci che il suo programma è onesto, trasparente, che ha ascolti fino alla fine molto alti, grazie al fatto che non vi è invidia né pistole, grazie a Dio, in ciò che fa “con il cuore” solo per noi, solo ed esclusivamente nostro, che dobbiamo però condividere con i suoi figli, come ci tiene sempre a precisare.
Ma oltre a questo bagno di umiltà e modestia non mancano di certo le frecciate degne del miglior Robin Hood alla sua rivale della domenica Paola Perego che si deve accontentare delle briciole ancora una volta. “Bello essere copiati” scrive la d’Urso, e rincara la dose con un liberatorio “Fatevene una ragione”. Una ragione non siamo riusciti a farcela, noi, per quanto riguarda i suoi post sempre accompagnati da foto provocanti – e del tutto fuori luogo – come le frasi sopracitate, ma la signora Perego se la sarà fatta ormai da tempo.
Saremmo curiosi di vedere se Paola Perego si leverà qualche sassolino dalle scarpe, sperando che non lo lanci in direzione della d’Urso – siamo contro la violenza mediatica – perché il suo silenzio che macina di settimana in settimana ci intimorisce: in qualche modo, ignorando gli ascolti mediocri di Domenica In, è come se non si considerasse lei stessa la capitana di una nave sempre più a picco.
Che si sia infine arresa a quella che sembrerebbe essere un’amara evidenza? Ovvero una sua non riconferma al timone della domenica di Rai Uno il prossimo anno? Aspettiamo con ansia un suo intervento più che gradito.