La vita in diretta: Anna Mazzamauro contro la signorina Silvani? Un ruolo troppo stretto
Spente da pochi giorni le 40 candeline per Fantozzi, Anna Mazzamauro, conosciuta come la signorina Silvani tanto desiderata da Paolo Villaggio, ha dato il via ad un simpatico siparietto a La vita in diretta. Dopo l’intervista a Luca Zingaretti di ieri con Cristina Parodi, oggi, il consueto spazio dedicato all’ospite, è stato gestito da un Marco Liorni divertito e complice dell’attrice 76enne.
Ironica, simpatica e vera come sempre, l’artista non si è risparmiata e non ha esitato a dire la sua sul personaggio tanto amato dal pubblico, che l’ha resa famosa. “Quello della signorina Silvani è un costume che mi sta un po’ stretto“. Con queste parole Anna Mazzamauro ha esordito nello studio 3 di via Teulada, lasciando per un secondo il conduttore senza parole. “Era diventata una cornice dalla quale ho cercato di allontanarmi – ha proseguito l‘artista – su facebook mi hanno spesso criticata per queste parole. Non ho cercato di distanziarmi dalla signorina Silvani per disprezzo nei suoi confronti, assolutamente no, è solo che dopo tanti anni sono diventata una specie di vittima di quel personaggio“.
Forse la voglia di sperimentare altro e di essere in primo luogo Anna Mazzamauro, e non il personaggio di un film, ha spinto l’attrice a queste confidenze. Un pensiero che accomuna di fatto molti artisti abituati a recitare per anni nei panni dello stesso personaggio, seppur di grande successo. “Per questo ora faccio Nuda e Cruda – ha proseguito Anna Mazzamauro introducendo il suo ultimo impegno teatrale – ho sbattuto la signorina Silvani sul palco raccontandone la solitudine“.
Lo spettacolo, che vede come protagonista l’artista romana, mescola in un connubio ben riuscito cronaca e satira, toccando le corde leggere dello show, ma scendendo anche nel profondo, fino a sfiorare i temi di attualità che animano quotidianamente tg e programmi d’intrattenimento. “In questo lavoro amo regalare al pubblico la grande risata ma anche il cazzotto nello stomaco – ha ammesso l’attrice – l’ironia e poi la pugnalata con la cronaca nera“.
“Inizio con la signorina Silvani, raccontandola in chiave comica e drammatica, svelando la sua solitudine – ha proseguito Anna Mazzamauro – poi tocco il tema della diversità, con la storia di un ragazzo gay che si confida con la madre, per arrivare alla violenza sulle donne. Nello spettacolo c’è un monologo sulla madre di Melania Rea, poi si ritorna al divertimento”. Insomma, uno show tutto da ridere, ma anche per il cuore, con una Anna Mazzamauro inedita, che si lascia alle spalle il clicchè della signorina Silvani troppo leggera e cinica.