“Area Paradiso”: 3,5 mln di telespettatori per una trama che non convince
E’ andato in onda ieri sera su Canale 5 il film tv diretto da Diego Abatantuono e Armando Trivellino dal titolo Area Paradiso. Prodotta da Maurizio Totti e Alessandro Usai per la Colorado Film e scritta dai due registi assieme a Giovanni Bognetti, racconta la storia di un piccolo autogrill situato in una zona collinare del centro Italia. Nel cast, oltre allo stesso Abatantuono nel ruolo di Furio, anche il duo Ale (Saman) e Franz (Poldo), Ricky Memphis (Aurelio), Rosalia Porcaro (Wanda), Karin Proia (Marisa), Maria Jesus Pierabella (Sonia), Gianluca “Scintilla” Fubelli (Romeo), Riccardo Zinna (Luciano), Raul Cremona (Ruggero), Stefano Costantini (Martino), Ugo Conti (Marco Guarente), Marco Milano (emissario), Isabella Cecchi (Versiliana), Fabrizio Brandi (metronotte), Cinzia Mascoli (camionista donna). Area Paradiso ha registrato un discreto successo, ottenendo 3,6 milioni di telespettatori e uno share del 16,1%, ed è stato battuto in prima serata solo dal programma Via Crucis (4,1 milioni di telespettatori e il 17% di share) andato in onda su Rai Uno. In una bellissima atmosfera naturale, la regia di Abatantuono appare abbastanza fragile. Si tratta pur sempre di un’opera prima, ma la trama non sembra poter colpire più di tanto le emozioni del pubblico, mentre la maggior parte degli attori – clamorosamente scelti tra i protagonisti di alcuni noti programmi comici – non è in grado di reggere la così lunga durata della pellicola.
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Diego Abatantuono ha raccontato in questa storia la vita di alcune persone comuni, quelle che vivono in una piccola comunità presso un autogrill costruito accanto a una tranquilla superstrada. In un paradiso naturale ricco di alberi e sole si intrecciano i destini dei personaggi che vi abitano, ma anche quelli della gente di passaggio che si ferma per rifocillarsi. Area Paradiso, appartenente a Furio, è completamente disorganizzata e sembra rimasta indietro negli anni. E’ un mondo lontano dalla frenesia cittadina, ma al tempo stesso si trova invischiato nei piccoli problemi di tutti i giorni. Sopravvivere, guadagnare, competere in maniera appropriata. La vita dei nostri protagonisti viene scossa da un evento, una lettera raccomandata inviata dalla Direzione generale nel quale si avvisa che la crisi economica ha colpito anche Area Paradiso, e che ora rischia di chiudere. Proprio lì vicino, infatti, sorge un altro autogrill, e la legge impone che uno dei due chiuda i battenti.
Si scatena quindi una lotta alla sopravvivenza: chi produrrà di più e otterrà maggiore fatturato potrà continuare a rimanere aperto. Gli abitanti di Area Paradiso sono bizzarri e disordinati, mentre quelli dell’altro autogrill sono più che benestanti ma soprattutto, hanno “alte conoscenze”. Ai nostri eroi non resta che tentare la fortuna, cercando anche di ottenere la meglio con colpi bassi e azioni poco lecite. Intanto viene mandato un emissario in incognito che dovrà valutare il lavoro dei due autogrill e decidere chi può continuare la propria attività. In un mixage di avventura e colpi di scena alla fine Area Paradiso riesce a ottenere la meglio perché il terreno sul quale è costruito l’altro autogrill è occupato abusivamente. Furio, proprietario di quel terreno, trova un accordo con il quale ottiene la possibilità di restare aperti. Area Paradiso è salva.