Festival di Sanremo 2012, i testi: Emma Marrone in Non è l’inferno. Tanto rumore per nulla?
“Much ado about nothing“, avrebbe forse detto il grande Shakespeare: è questa, a primo impatto, la sensazione avuta dopo aver letto il testo di Non è l’inferno, il brano con cui Emma Marrone, l’artista salentina vincitrice della nona edizione del talent show Amici, tenterà la vittoria al prossimo Festival di Sanremo. Il brano, definito “pura destra sociale” dalla critica musicale Marinella Venegoni, è stato scritto dalla buona penna di Francesco “Kekko” Silvestre, leader della band dei Modà, gruppo rivelazione dell’anno con un album, Viva i romantici, che ha venduto in poco meno di soli dieci mesi più di 400 mila copie. Non si tratta, per lo meno, del solito testo su una storia finita male o di un amore appena sbocciato, bensì di un brano di denuncia sociale, ma anche un invito a guardarsi dentro e a trovare la forza di risollevarsi. Ma benché se ne parlasse come di un brano coraggioso, ribelle, temerario, quasi “pionieristico”, a conti fatti non si può certo parlare di un testo così “azzardato“, anzi, non fa altro che “incensare” di grosse banalità una situazione drammatica, quale appunto quella attuale, che già tutti sperimentano e vivono quotidianamente. Insomma, chi si aspettava una sorta di “Chiamami ancora amore 2.0” dovrà presto ricredersi: il testo, semplice, crudo e diretto, manca di qualsiasi poesia, ed è ben lontano dal capolavoro “Vecchioniano” della scorsa edizione.
“Secondo me per uscire dalla crisi -dichiara la vincitrice di Amici 9 al Tv Sorrisi e Canzoni, che questa settimana rivela in anteprima i testi dei brani di Sanremo- basterebbe riscoprire il patriottismo. Io mi sento molto italiana e sono orgogliosa di esserlo. Recentemente sono stata a New York. Dopo soli tre giorni mi è venuta voglia di scappare, di tornare in Italia nel mio bellissimo Paese. Là ho trovato solo frenesia e persone alienate“.
Nella serata di Giovedì, Emma duetterà con Gary Go, star internazionale che tre anni fa spopolò in tutto il mondo con la hit Wonderful: “Non è ancora un nome importante -afferma Emma- ma in questi tempi di crisi non volevo far spendere tanti soldi alla mia casa discografica. L’importante è che sia bravo. E Gary lo è“. Il brano in cui si esibiranno è If Paradise is half as nice, versione inglese della canzone di Patty Pravo Il paradiso (Mogol-Battisti). Nella serata di venerdì, invece, la ventisettenne salentina duetterà con l’amica Alessandra Amoroso. Di seguito il testo di Non è l’inferno, che sarà contenuta nella riedizione sanremese di Sarò libera (sopra la copertina), insieme a Nel blu dipinto di blu, cover registrata per il film campione di incassi Benvenuti al Nord, e la versione duetto insieme alla Amoroso.
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Ho… dato la vita e il sangue per il mio
paese e mi ritrovo a non tirare a fine mese,
in mano a Dio le sue preghiere
Ho… giurato fede mentre diventavo padre
due guerre senza garanzia di ritornare, solo
medaglie per l’onore
Se qualcuno sente queste semplici parole,
parlo per tutte quelle povere persone che
ancora credono nel bene…
Se tu hai coscienza guidi e credi nel
paese dimmi cosa devo fare per pagarmi
da mangiare, per pagarmi dove stare,
dimmi che cosa devo fare.
No, questo no, non è l’inferno ma non
comprendo com’è possibile pensare che
sia più facile morire
No, non lo pretendo ma ho ancora il sogno
che tu mi ascolti e non rimangano parole
Ho… pensato a questo invito non per
compassione ma per guardarla in faccia e
farle assaporare un po’ di vino e un poco di
mangiare
Se sapesse che fatica ho fatto per parlare
con mio figlio che a 30 anni teme il sogno
di sposarsi e la natura di diventare padre
Se sapesse quanto sia difficile il pensiero
che per un giorno di lavoro c’è chi ha
ancora più diritti di chi ha creduto nel
paese del futuro
No questo no, non è l’inferno ma non
comprendo com’è possibile pensare che
sia più facile morire
Io no, non lo pretendo ma ho ancora il
sogno che tu mi ascolti e non rimangano
parole,
Non rimangano parole…
Com’è possbile pensare che sia più facile
morire
Io no, non lo pretendo ma ho ancora il
sogno che non rimangano parole
Non rimangano parole, non rimangano
parole.