Servizio Pubblico, la diretta del 29 Marzo: il governo Monti ha alternative?
text-align: justify”>Esistono strade alternative al rigore liberista per uscire dalla crisi, oppure quella di Monti e Fornero è l’unica politica da perseguire? L’esecutivo tecnico inizia a perdere consensi, nel Paese ed all’interno della sua stessa maggioranza: lo dimostra la crescente insofferenza del segretario democratico Pierluigi Bersani, schiacciato tra l’ala moderata del partito e la base vicina alla Cgil. Se Mario Monti ha vantato un consenso superiore rispetto alle forze politiche che lo appoggiano, la sinistra di governo non può perdere la fiducia dei suoi elettori ed il rapporto col sindacato, pertanto si profilano tempi duri per la coalizione di “unità nazionale”. Ma si può costruire un’alternativa riformista e progressista all’attuale esecutivo? Ne parleranno in studio gli ospiti di Michele Santoro : Maurizio Landini, Luigi De Magistris, Nicola Porro e Franco Bechis. Appuntamento a tra poco con la consueta diretta de La Nostra Tv…
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ore 21,05 Inizia la puntata, Santoro fa ingresso in studio sulle note di “Le Otto ore”, canzone simbolo delle lotte popolari per i diritti sul lavoro. Il conduttore di Servizio Pubblico critica l’atteggiamento di Vittorio Feltri, poco solidale con l’avventura giornalistica dell’ex staff di Annozero.
ore 21,10 “Vi comportate come i giapponesi che combattevano da soli nella foresta senza sapere che la guerra era finita”, queste le parole rivolte da Santoro ai suoi colleghi-detrattori (in primis de “Il Giornale”), protagonisti di una polemica sull’uscita dalla Rai del conduttore campano. “Buona Pasqua a tutti, anche a Vittorio Feltri, che in fondo è un amico”, la conclusione del discorso introduttivo di Santoro.
ore 21,17 Ecco la copertina, con Elsa Fornero che illustra la sua riforma: “La mobilità va a morire, chiederemo al lavoratore di essere attivo. Oggi è difficile licenziare, ci sono ragioni economiche ed oggettive per intervenire sull’art.18“. Riflettori sulle proteste degli operai campani, 500 dei quali non hanno certezze sulla loro riassunzione in fabbrica: “Ora con l’articolo 18 se ne va il sogno di una vita, quando sei precario al lavoro sei percario in tutta la vita”, le amare parole delle giovani lavoratrici.
ore 21,25 Va in onda uno stralcio d’intervista a Pietro Ichino, esponente dell’ala liberista del Partito Democratico. “Se sinistra significa dire parità di opportunità tra generazioni, a me sembra più di sinistra un progetto diverso da quelli tradizionali del sindacato“, la riflessione del senatore del Pd.
ore 21,30 Rosy Bindi precisa la sua posizione (non identica al collega di partito) sul tema del lavoro: “La soluzione dei problemi non può essere la modifica dell’articolo 18. Noi del Partito Democratico abbiamo proposto il modello tedesco per i licenziamenti“. Video
ore 21,33 Subito polemico col governo Luigi De Magistris: “Si disse a Novembre che il governo aveva fatto una manovra dura e sarebbe stata l’unica, si disse che a Pomigliano si sarebbe investito e non è stato così. Il mandato del Governo è quello delle banche”.
ore 21,36 Nicola Porro interroga Rosy Bindi sul ruolo del sindacato, titolare in Italia di un “diritto di veto” su alcune scelte politico-economiche.
ore 21,40 Anche Rosy Bindi non lesina critiche a Monti e Fornero, pur nell’ambito di un appoggio da garantire all’esecutivo: ” Vedo che Monti comincia ad avere qualcuno che gli mette qualche zeppa…”, il commento di Santoro.
ore 21,45 Michele Carugi, ingegnere e blogger del Fatto Quotidiano (già ospite di Servizio Pubblico in altre occasioni) parla della questione degli esodati. Il dramma di migliaia di cittadini evidenzia la scarsa sensibilità della classe politica: “qui le elezioni le perdono tutti, si distrugge il tessuto sociale”, l’allarme di Carugi, attento osservatore della politica italiana.
ore 21,50 Franco Bechis punzecchia il Pdl sulle scelte economiche del governo Monti: “Vorrei vedere nel centro-destra, sulla politica fiscale, lo stesso atteggiamento critico che adesso hanno la Bindi e Bersani oggi”.
ore 21,55 Rosy Bindi chiede di replicare alle riflessioni critiche di De Magistris, perchè “quei problemi non nascono col Governo Monti”. Santoro la stoppa per lanciare la pubblicità.
ore 22,03 Alla ripresa dall’intervallo, spazio per un servizo tra gli operai di Genova, anch’essi molto preoccupati per le nuove norme sul reintegro. A Sestri Ponente i lavoratori della Fincantieri sono in prima linea nelle proteste contro la riforma Fornero. “Questi grandi docenti ci sanno spiegare come si crea un posto di lavoro? Facciano sacrifici anche loro”, urlano rabbiosi gli operai.
ore 22,08 Sandro Ruotolo in collegamento da Sestri Ponente fa parlare i lavoratori, pronti a lottare duramente per difendere l’articolo 18. Uno degli operai ricorda la successione dei provvedimenti degli ultimi mesi (“un disastro sociale, non c’è lavoro”).
ore 22,12 Interviene il segretario della Fiom Maurizio Landini, solidale con gli operai in lotta: “Monti dove ci sta portando? Questo governo quale politica industriale sta facendo? L’Italia è il paese in Europa che ha investito di meno sul lavoro“.
ore 22,17 Servizio sulla crisi delle piccole e medie aziende, tra capannoni vuoti e testimonianze dirette della sofferenza degli imprenditori. “Lavoratori e piccoli imprenditori parlano la stessa lingua”, rammenta una giovane titolare d’azienda in crisi.
ore 22,22 Santoro chiede a Rosy Bindi un commento sulle parole di operai ed imprenditori, tutti pessimisti sull’impatto delle manovre del governo. L’esponente del Pd, d’accordo coi lavoratori di Sestri su molti punti, ricorda le colpe di Tremonti, autore di scelte economiche inefficaci di fronte all’avanzata della crisi: “la politica deve ritrovare la forza di dare le regole ai mercati“.
ore 22,26 Santoro provoca sui futuri scenari politici: “Immagino che nel 2013 Monti non si presenta alle elezioni, i partiti si presentano separatamente e dopo le elezioni lo richiameranno un’altra volta”. Netta la Bindi su questa eventualità: “Questa è una fase, poi deve tornare la politica. E penso che noi vinceremo le elezioni”.
ore 22,32 Ancora duro De Magistris: “Si potevano ricavare 30 miliardi di euro tagliando spese militari, privilegi ed altri sprechi. Il governo Monti non è un governo tecnico, le sue politiche sono peggio per certi versi di quelle del governo Berlusconi”.
ore 22,37 Porro stupisce tutti dichiarandosi d’accordo col sindaco di Napoli sull’analisi delle ultime manovre economiche, “pasticciate” quelle del precedente esecutivo e insufficienti quelle di Monti.
ore 22,40 Tensione tra gli operai collegati da Sestri, infuriati per alcuni passaggi dell’intervento di Porro. Un anziano lavoratore, appartenente alla massa di “esodati”, ricorda Berlinguer e biasima le “lacrime facili” della Fornero.
ore 22,45 Landini rimprovera tutte le forze politiche che, pur dichiarandosi a parole vicine al mondo del lavoro, “perchè è il momento dei fatti. Il lavoro deve essere rappresentato anche in Parlamento”. Santoro stigmatizza gli “atteggiamenti goliardici” di alcuni manifestanti in collegamento. Battibecco Bindi-Bechis sul sostegno al governo nelle riforme come quella delle pensioni.
ore 22,50 Santoro, riportando la calma tra gli ospiti presenti nello studio (assai alterata la Bindi per le punzecchiature di Bechis), annuncia l’intervento di Marco Travaglio, subito dopo la pausa pubblicitaria.
ore 22,56 Travaglio ironizza sulle promesse di Elsa Fornero e sul suo “pianto preventivo”: tutte le tappe dell’abolizione dell’articolo 18 fanno pensare ad un disegno dei poteri forti, perseguito in perfetta continuità col governo precedente. “La ministra pareva la caricatura della Signorina Rottermaier”, attacca Travaglio riferendosi all’infelice intervista della Ministra a Report.
ore 23,04 Travaglio ricorda l’incoerenza della Fornero, beneficiaria di una ricca pensione calcolata col tanto vituperato sistema retributivo, e chiude con un’ altra stoccata sui privilegi dellle famiglie di chi fa le riforme mantenendo per sè ciò che si toglie ad altri.
ore 23,08 L’economista Tito Boeri, intervistato da una giornalista di Servizio Pubblico, conferma dal suo punto di vista la scarsa efficacia della riforma del mercato del lavoro, inadeguata rispetto alle vere esigenze della nostra economia.
ore 23,13 Una giovane ricercatrice, in studio per rappresentare le ragioni della categoria precaria per eccellenza, chiede provocatoriamente al Ministro del Lavoro di “ridarle la speranza”, anzichè perseguire riforme come quella dell’articolo 18.
ore 23,19 Un operaio in collegamento da Sestri si scaglia pesantemente con la classe politica: “Siete delle merde! Assassini!”, urla sostenuto dai colleghi che aggiungono altri improperi verso lo studio. Maurizio Landini propone: “Sarebbe un atto di saggezza politica se il Governo ritirasse la riforma del lavoro”.
ore 23,22 I lavoratori tornano a contestare le forze politiche che “hanno votato la riforma delle pensioni e poi lo negano”. Duro alterco con Santoro, infastidito dai crescenti mugugni dei manifestanti: “Dovete capire chi vi capisce, noi stiamo dalla vostra parte!”.
ore 23,28 Pietro Ichino, nell’ultima tranche dell’intervista, si professa favorevole all’estensione della riforma ai dipendenti pubblici, ponendo l’accento sull’ “aparteid” delle nuove generazioni. Per quanto riguarda gli esodati, “la soluzione dovrebbe essere un trattamento di disoccupazione, non i prepensionamenti”.
ore 23,32 Ancora un contributo filmato sull’esperienza diretta degli operai, uno dei quali reintegrato grazie all’art.18. “Le riforme sono fatte per distruggere tutto quello che si è creato, la democrazia“, sostiene un lavoratore indignato per le politiche del governo.
ore 22,34 Drammatico il racconto della moglie di un imprenditore, portato ad estreme conseguenze dalla umiliante condizione economica, “fallito” nonostante i sacrifici di una vita. Nessun aiuto dalle banche, terra bruciata attorno: questo è l’incubo che tanti imprenditori stanno vivendo in Italia.
ore 23,39 De Magistris si sofferma sull’emergenza democratica che sta colpendo il nostro paese ed anche l’Europa, dove il potere è sempre più nelle mani di banche e finanza. Bechis si associa a buona parte della critiche verso chi “privilegia i bilanci nazionali rispetto a quelli delle famiglie”.
ore 23,44 Rosy Bindi invoca l’utilizzo della “leva fiscale” per aiutare chi sta in difficoltà, anche perchè “forte con i deboli e deboli con i forti è una politica che non ci piace”.
ore 23,46 “La situazione in cui ci troviamo è frutto dell’ideologia della destra, va cambiato percorso e ci vuole un progetto per il futuro”, questa l’analisi della Bindi sulla crisi economica internazionale.
ore 23,50 Giulia Innocenzi ribadisce che nel sondaggio di Servizio Pubblico non c’è alcun entusiasmo per le politiche liberiste di Monti, ma neanche fiducia nella classe imprenditoriale italiana, in vista dell’applicazione del nuovo art.18.
ore 23,54 L’economista Maurizio Dragoni ricorda il sostegno miliardario ricevuto dalle banche, mettendolo polemicamente in relazione coi tagli alle pensioni medio-basse ed ai persistenti privilegi dei politici: esplicito il riferimento alle laute indennità di Lamberto Dini, Antonio Mastrapasqua ed altri esponenti istituzionali con responsabilità dirette in tema di previdenza.
ore 23,59 Santoro chiama in studio Vauro, il suo “intellettuale di punta”, pronto a colpire a 360 gradi con le sue vignette. Ultimo blocco di spot prima del gran finale!
ore 00,03 L’atteso momento di satira non delude mai: Vauro prende subito di mira Elsa Fornero, “lacrime di coccodrillo” e look da snob. Ce n’è anche per Bersani, Marchionne, Napolitano. Un pensiero speciale per Emilio Fede, fresco di licenziamento, e per l’mmancabile Silvio Berlusconi.
ore 00,10 Termina la puntata, appuntamento al prossimo giovedì per una nuova diretta di Servizio Pubblico.